martedì 3 luglio 2012

Tifosi


Premessa: a me il calcio non piace. Per niente.
Ci ho provato, giuro! Fin da bambino. Ma quella volta che, indecisi su che ruolo affibbiarmi, mi dissero: tu fai l'arbitro; capì che quello sport non faceva per me.
Così mi sono messo l'animo in pace.
Non che ci sia voluto molto per la verità.

Però... Però, ci sono dei momenti in cui evitare il calcio è particolarmente difficile.
Sto parlando soprattutto degli eventi dove gioca la Nazionale. Quei momenti dove chiunque si riscopre all'improvviso tifoso, esperto di calcio e si ricorda quando, da piccolo, andava tutti i giorni a giocare al pallone al campetto e gli piaceva così tanto che da grande avrebbe voluto fare il calciatore.


Ed è proprio di loro che vorrei parlare. Perché se è vero che il calcio non mi piace i tifosi invece sono tutta un'altra storia. Ne esistono di diversi tipi e sono tutti molto particolari, chi più e chi meno.
Non frequentando l'ambiente sono sicuro me ne manchi qualcuno ma grosso modo i tipi di tifosi che mi è capitato di vedere sono:


Il patriota. 
Ok, scordiamoci Mel Gibson per un momento... 
Fatto? Bene, proseguiamo.
Il patriota spunta solo quando gioca la nazionale. Annulla o cambia tutti gli impegni. Monopolizza tv e telecomando di casa. Organizza ritrovi al bar o davanti ai maxi schermi. Un unico intento: seguire le gesta della squadra nazionale. Non capisce un accidente di calcio e di solito se può lo evita preferendo una commedia o qualche replica di serie tv.
Ma quando gioca la nazionale all'improvviso si trasforma. 
Qualcosa nel corredo genetico lo rende esperto di cross, fuorigioco e recuperi. Tanto da dispensare consigli e trepidare per le sorti della partita. 
La vittoria per il patriota è una pure questione di orgoglio nazionale. Insieme alla sua squadra vince o perde tutta la nazione e lui con essa. Ne va dell'onore della madrepatria. Una faccenda seria insomma. E non importa se tra qualche settimana non si ricorderà nemmeno con che squadra è stata disputata la finale. L'importante è che la propria nazione ne esca vincitrice

L'esperto.
L'esperto gioca a calcio, calcetto, calcio balilla o spesso a tutti e tre.
L'esperto conosce le regole e i termini tecnici.
L'esperto sa i nomi di tutti i giocatori, dei membri dello staff e pure di tutte le ex fidanzante dell'attaccante di punta.
L'esperto commenta tutta la partita, in modi che nemmeno il radiocronista ufficiale si sognerebbe mai di fare. L'esperto non si limita a descrivere le azioni dei giocatori. L'esperto le prevede!
Lo potete vedere come si tende un attimo prima del gol annunciato o come si rilassa quando nota che l'angolazione del piede produrrà un tiro che, inevitabilmente, sorvolerà la traversa. Di venti centimetri buoni.
All'esperto non interessa che la squadra vinca o perda. All'esperto interessa che la squadra giochi bene.
Infatti se la squadra vince sarà perché ha giocato in maniera superba. Una spanna sopra gli altri nonostante quei dieci minuti di sofferenza all'inizio del secondo tempo.
Se la squadra perde, invece, non avrà importanza. Perché comunque ha giocato benissimo e si è difesa al massimo delle sue possibilità, per questo le devono venire tributati massimi onori per la vittoria morale.

Il cafone.
Il cafone insulta i giocatori. Tutti. I propri o gli avversari non fa differenza Lancia una vera e propria salva di  insulti verso il televisore come se i suoi improperi potessero essere trasmessi via etere ai giocatori.
Se il soggetto è dotato di grande inventiva conierà insulti personalizzati a seconda delle caratteristiche fisiche, della provenienza o delle azioni meno fortunate del giocatore. La maggior parte però si limita a snocciolare un insulto dietro l'altro, come se il giocatore potesse udirlo e vergognarsi del proprio gioco e migliorarlo di conseguenza.
Può capitare che i cafoni si uniscano in branchi presso bar, feste di paese o posti dove qualcuno tira un paio di calci ad un pallone. L'effetto è più o meno quello di un plotone d'esecuzione solo che al posto di pallottole volano parolacce.
Per il cafone alla fine della partita la squadra avrà sempre giocato malissimo. Se ha vinto, sarà immeritato e tutto frutto di incompetenze arbitrarli, inettitudine della squadra avversaria o pura e semplice fortuna. Se ha perso è solo quello che si merita così impara a giocare così di merda.

L'appassionato.
L'appassionato vive per la sua squadra del cuore ed ovviamente per la nazionale che è la Sua Squadra per definizione. L'appassionato possiede diversi gadget a tema. Magliette, sciarpe, bandiere, ciabatte, lenzuola, tazze, orologi e via dicendo.
L'appassionato riesce a creare una sorta di legame empatico a distanza con ognuno dei giocatori della Sua Squadra. Lo potete vedere con una smorfia di dolore quando un giocatore subisce un infortunio. Oppure potete ammirarlo scaldarsi quando uno dei giocatori viene "ingiustamente" ammonito, o persino espulso, dall'arbitro.
In compenso ad ogni gol è una molla! Scatta in piedi e urla. Urla come se un branco di coboldi affamati gli stessero divorando il polpaccio. Si dice che se un gruppo di appassionati esulta in Europa, in Kansas si formi un potente uragano (questo fenomeno è stato chiamato l'effetto tifoso e condivide gli stessi principi del più noto effetto farfalla).
Da notare poi come l'appassionato abbia l'abitudine di parlare al plurale, come se fosse stato anche lui in campo. Lo si può udire subito dopo la partita dire in giro frasi come: abbiamo vinto di brutto; oppure abbiamo perso ma abbiamo giocato benissimo.
Ma in realtà all'appassionato non interessa realmente che la squadra vinca o perda. Perché comunque vada, alla prossima partita lui sarà li a dare tutto il suo supporto alla Sua Squadra del cuore.

E queste sono solo quelle in cui mi capita di imbattermi più spesso qui da noi.
Non so se anche negli altri paesi funzioni allo stesso modo. Anche se sono abbastanza convinto che le differenze non siano poi molte.
Certo è che un paio di queste categorie proprio non le capisco. Davvero. Non ce la faccio.
Comunque prima che qualche animo si scaldi non preoccupatevi.
Lo strano sono io, lo so.


Image by hckygyg

Nessun commento: