martedì 17 luglio 2012

3 motivi per cui non guarderò la seconda stagione di American Horror Story


Lo ammetto. Dopo la chiusura di Buffy ed Angel ho faticato a trovare telefilm che mi appassionassero.
C'è da dire che la televisione generalista italiana non è che aiuti la visione dei poveri telespettatori.
Cambi di rete... cambi di orari... cancellazioni... (qualcuno ha per caso detto House?)
Nemmeno il mercato dei dvd ormai è più di aiuto. L'hanno saturato ed ora serie che comprerei volentieri non le editano nemmeno ad invocare il demonio del commercio (si, sto proprio parlando di Supernatural, e di Fringe).

Comunque sia... di serie sovrannaturali/horror/fantastico non ne hanno mai fatte molte, ed io mi devo rassegnare ai miei gusti particolari.
Ma proprio per via di questi gusti quando mi hanno parlato di American Horror Story mi si è riaccesa una scintilla di speranza.
Un nuova serie tv horror! Mitico!
Così l'ho vista. 
Tutta. 
Mi ci è voluto un po' di tempo ma ce lo fatta... ed è stata una delusione totale.

Mettiamo le cose in chiaro. Fare una serie tv horror che non sia episodica è, secondo me, maledettamente difficile. Tutto per una questione di tempi in verità. A parer mio l'horror è un genere che da il suo meglio sulla breve distanza. Ideare una trama che si dipani per dodici episodi e che faccia paura è molto, molto, molto dura. Su questo aspetto non nutrivo molte speranze ed infatti non mi sono sentito smentito. 
Ma, andiamo con ordine. Vi spiego cosa non mi è piaciuto. Occhio che ci sono spoiler sparsi qua e la.
  1. La trama.
    Che dire della trama senza fare spoiler. Proviamo così: La famiglia Harmon si trasferisce per ritrovare la perduta unità. Dopo diversi momenti terribili ed a un caro prezzo, che poi alla fine non sembra così caro, la ritroverà.
    Occorre precisare che la casa in cui vanno ad abitare è infestata. Ma la vera particolarità è che chiunque muoia entro i confini della proprietà è destinato ad abitare li per l'eternità. Un inferno se non andate d'accordo con i coinquilini!
    Ma la cosa che non mi è proprio andata giù è che nessuno nella serie si domanda, perché la casa a questa caratteristica o almeno se lo hanno fatto io non me ne sono accorto. Badate bene, non mi interessa sapere il perché. Ma se ci fossero state almeno un paio di ipotesi su cui fantasticare sarebbe stato più intrigante. Io spero che almeno i creatori lo abbiano già deciso, altrimenti il rischio è simile a quello di Lost.
        
  2. I fantasmi.
    Ok. Dicevamo che chi muore nella casa rimane nella casa, sotto forma di fantasma. Ma dimenticatevi quelle inoffensive figure intangibili e poco visibili che strascicano catene e gemono in soffitte polverose. Questi fantasmi:
    - Possono apparire e scomparire a piacere.
    - Sono dotati di una normale fisicità che gli permette di toccare, afferrare e fare sesso.
    - Possono allontanarsi dalla casa.
    - Non possono allontanarsi dalla casa (si non sto scherzando, alcuni ci riescono altri no).
    - Rimangono tutti come al momento della loro morte... eccetto la cameriera.
    Insomma non sono proprio i fantasmi a cui siamo abituati. Ma quello poco male, la figura del fantasma si evolve e magari può uscirne qualcosa di buono. Però se fai delle eccezioni alle regole che tu stesso hai dettato vedi almeno di spiegarne il motivo.
         
  3. I personaggi.
    In generale intendo, sia fantasmi che umani. Sarà che è la prima stagione, sarà che sono molti e tutti discretamente rilevanti nell'economia della sere ma la caratterizzazione non è eccezionale. Ognuno ha le proprie motivazioni, che in genere sono belle chiare. Tranne quelle di Tate.
    Ecco, io cosa spinge Tate ad a fare quello che fa non l'ho mica capito. O meglio. Va bene, è "solo" arrabbiato ed in cerca d'affetto come quando lo hanno ucciso. Ma allora perché devi infilarti una tuta di lattice e ingravidare la madre della ragazza di cui ti sei innamorato? Ancora non me lo spiego.
In definitiva...
Secondo me la prova non è stata superata. Vedremo cosa diranno gli ammmmmerigani riguardo alla seconda stagione. 
Io nel frattempo continuo a sbavare su Fringe.
Image by Loren Javier

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