Visualizzazione post con etichetta Scrivere. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Scrivere. Mostra tutti i post

mercoledì 18 luglio 2012

Good Omens: The Nice and Accurate Prophecies of Agnes Nutter, Witch


Scusate il titolo in inglese. Non che il lavoro del signor Fusari mi sia dispiaciuto ma è per forza di cose soggetto a determinate logiche commerciali,
Ad ogni modo per correttezza questo è il titolo italiano del libro:
Buona Apocalisse a tutti!

Questa invece la mia traduzione (alla buona si intende) del titolo originale:
Buoni presagi: le belle e accurate profezie di Agnes Nutter, Strega


Un giorno spero che qualcuno avrà la  misericordia di spiegarmi perché questo titolo non andava bene per il mercato italiano.
Ma... non è di questo che volevo parlare.

La prima pubblicazione è del 1990. Io l'ho letto solo ora, nel 2012.
Ventidue anni dopo.
Ventidue anni e la storia funziona ancora a meraviglia. Potrebbero utilizzarlo oggigiorno per farne un film e alla gente non verrebbe nemmeno in mente che è una storia di ventidue anni.
Ritengo sia perché i signori Gaiman e Pratchett sono molto bravi a osservare le persone. Ed poi il motivo per cui i loro libri sono fantastici!

Certo, il libro è pieno di Humor Inglese e qualche riferimento può essere che sia passato di moda. Magari qualche gioco di parole o qualche pezzo di critica sociale è un po' obsoleto.
Ma sono solo dettagli.

La storia non ve la racconto perché è più bello così.
E se non l'avete ancora letto, fatelo perché merita davvero.
Image by sofieskein

venerdì 17 giugno 2011

Alternative.


La vita è fatta di scelte, non sarò certo io a negarlo.
Ci sono scelte difficili, ed altre facili. Si possono operare scelte coraggiose, oppure altre più caute. Alcune portano al successo, o quantomeno alla realizzazione dei nostri desideri, altre invece ci allontanano dai nostri sogni.

Ad ogni modo si può sempre scegliere...

O perlomeno così si dice.

Non che non sia d'accordo... solamente che... ecco, è quel sempre che mi lascia perplesso.

A volte capita. Arrivi ad un bivio: da una parte la strada che ti ha condotto qui prosegue a perdita d'occhio.
Dall'altra un profondo dirupo ti separa dalla tua meta. La puoi vedere in lontananza.
La  guardi e sai che è proprio li che devi andare.
Dovresti solo... saper volare.

Quindi intristito, riprendi il tuo cammino. Pregando di trovare un'altra strada più avanti... e magari anche delle ali.
E non ti puoi lamentare: in fin dei conti nessuno ti ha obbligato a riprendere il tuo solito cammino...
Certo, vista l'alternativa...

mercoledì 16 marzo 2011

Prefazione.


Amo le prefazioni.
Soprattutto quelle scritte dall'autore. Ed in particolar modo quelle dove l'autore condivide con noi un particolare aneddoto legato alla realizzazione della sua opera. Un pensiero, una sensazione, un ricordo; o, solo, come è cambiata la sua vita dall'inizio dei lavori.

Mi sono sempre immaginato che queste prefazioni vengano scritte a posteriori, ma non mi sono mai preso la briga di verificarlo. Forse perché, questa convinzione, mi trasmette quella dolce malinconia che io credo abbia l'autore mentre saluta il frutto della sua fatica prima che questa affronti il mondo.

Per un blog è differente. La prefazione si scrive prima. Davvero!
E qui viene il difficile. Ancora non ho nulla di divertente, o di riflessivo, da raccontarti.
Potrei, quindi, fare come chi dichiara il motivo per cui ha aperto un blog.
O come chi preferisce spiegare il significato del nome (specialmente per quelli più criptici).
Oppure come altri ancora che illustrano i contenuti di cui tratterà il blog.

Io, invece, vorrei solo invitarti ad accompagnarmi in questo viaggio, se ti va.
Senza impegno e senza fretta, un post dopo l'altro molto tranquillamente.
Quasi...
In punta di piedi.


Image by *alicja*