Post lampo.
La seconda parte di Neurorunner è in lavorazione . Nel frattempo se già non lo avete preso a Lucca potete acquistarlo presso lo shop della edizioni inkiostro: Neurorunner.
Nel frattempo per ingannare l'attesa se volete leggervi le prime avventure di Nick e Hood
potete acquistare anche i due numeri di Denti sui quali sono state pubblicate.
Lo shop è lo stesso ma visto che ci sono vi metto i link.
Su Denti n°0 trovate: Canale 0
Su Denti n°2 trovate: Esperimenti
A presto!
In punta di piedi
martedì 7 gennaio 2014
lunedì 28 ottobre 2013
Cyberpunk a Lucca
Soggetto e sceneggiatura: Matteo Mandato.
Disegni: Ugo Pepe.
Copertina: Luigi Siniscalchi.
Ok. Ricordate una delle due cose di cui vi parlavo nel post precedente? Ecco, è questa.
Se vi trovate a Lucca nei giorni della fiera andate al Padiglione Giglio allo stand E 310 dove trovate la Edizioni Inkiostro e non fatevelo sfuggire!
Questa è "solo" la prima parte. Poi a breve seguirà la seconda ed ultima parte.
La storia fa parte della "saga" di Canale 0, già apparsa su Denti n°0 e Denti n°2 sempre della Edizioni Inkiostro, quindi se siete li e vi fate attirare da Neurorunner fatevi un bell'investimento e prendete anche i due arretrati.
A risentirci con un po' di "Making Of"
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Roba mia
mercoledì 16 ottobre 2013
Quando la vita è movimentata...
Che ci sono certi momenti in cui non accade nulla e tu sei li tranquillo, ammiri il paesaggio, ti godi il sole e saluti il tempo che passa come un vecchio amico che non vedi da un po'.
Poi.
La tempesta. D'un tratto ti si rovinano addosso così tante cose, che a forza di schivarle ti senti un po' il personaggio di un videogame.
L'autunno arriva, la vita (quella sociale intendo) ricomincia e la marea umana che durante l'estate si era sparpagliata ai quattro venti ritorna.
E con l'autunno, in perfetta antitesi con la natura che si prepara a riposare, si riaffacciano le millemila cose da fare, persone da vedere, eventi da organizzare, riunioni, incontri, scontri, dissapori, sapori, parole a centinaia, fiumi di mail che scorrono come fiumi digitali in piena, richieste su richieste e poi non ci vedo più dalla fame.
E no, la fiesta non serve a un cazzo, anzi c'è poco da fare fiesta perché, in sintesi:
Dopo un'inaspettata defezione che ha lasciato me ed altri miei prodi compagni di avventura in braghe in tela qualcosa è stato rimandato, ed al suo posto si prepara quel che si può. Che non è la stessa cosa ma sempre meglio di avere in mano un pugno di mosche, no?
Dopo una lunga latitanza qualcosa è stato rallentato, poi quasi abbandonato, poi ripreso ed ultimato con un eccitante escamotage dell'ultim'ora per portarlo a termine. Almeno in parte. Anche qui non è proprio la stessa cosa ma comunque qualcosa c'è!
Ed ora si fanno le corse per chiudere tutto.
Per tempo.
Che poi in questa stagione per tempo è sinonimo di per Lucca Comics & Games.
Di che parlo? Di un paio di cose che ci saranno a Lucca durante la fiera. Poi ve ne parlo meglio qualche giorno prima. Ora devo correre per chiuderle!
Saludos
Poi.
La tempesta. D'un tratto ti si rovinano addosso così tante cose, che a forza di schivarle ti senti un po' il personaggio di un videogame.
L'autunno arriva, la vita (quella sociale intendo) ricomincia e la marea umana che durante l'estate si era sparpagliata ai quattro venti ritorna.
E con l'autunno, in perfetta antitesi con la natura che si prepara a riposare, si riaffacciano le millemila cose da fare, persone da vedere, eventi da organizzare, riunioni, incontri, scontri, dissapori, sapori, parole a centinaia, fiumi di mail che scorrono come fiumi digitali in piena, richieste su richieste e poi non ci vedo più dalla fame.
E no, la fiesta non serve a un cazzo, anzi c'è poco da fare fiesta perché, in sintesi:
Dopo un'inaspettata defezione che ha lasciato me ed altri miei prodi compagni di avventura in braghe in tela qualcosa è stato rimandato, ed al suo posto si prepara quel che si può. Che non è la stessa cosa ma sempre meglio di avere in mano un pugno di mosche, no?
Dopo una lunga latitanza qualcosa è stato rallentato, poi quasi abbandonato, poi ripreso ed ultimato con un eccitante escamotage dell'ultim'ora per portarlo a termine. Almeno in parte. Anche qui non è proprio la stessa cosa ma comunque qualcosa c'è!
Ed ora si fanno le corse per chiudere tutto.
Per tempo.
Che poi in questa stagione per tempo è sinonimo di per Lucca Comics & Games.
Di che parlo? Di un paio di cose che ci saranno a Lucca durante la fiera. Poi ve ne parlo meglio qualche giorno prima. Ora devo correre per chiuderle!
Saludos
mercoledì 18 luglio 2012
Good Omens: The Nice and Accurate Prophecies of Agnes Nutter, Witch
Scusate il titolo in inglese. Non che il lavoro del signor Fusari mi sia dispiaciuto ma è per forza di cose soggetto a determinate logiche commerciali,
Ad ogni modo per correttezza questo è il titolo italiano del libro:
Buona Apocalisse a tutti!
Questa invece la mia traduzione (alla buona si intende) del titolo originale:
Buoni presagi: le belle e accurate profezie di Agnes Nutter, Strega
Un giorno spero che qualcuno avrà la misericordia di spiegarmi perché questo titolo non andava bene per il mercato italiano.
Ma... non è di questo che volevo parlare.
La prima pubblicazione è del 1990. Io l'ho letto solo ora, nel 2012.
Ventidue anni dopo.
Ventidue anni e la storia funziona ancora a meraviglia. Potrebbero utilizzarlo oggigiorno per farne un film e alla gente non verrebbe nemmeno in mente che è una storia di ventidue anni.
Ritengo sia perché i signori Gaiman e Pratchett sono molto bravi a osservare le persone. Ed poi il motivo per cui i loro libri sono fantastici!
Certo, il libro è pieno di Humor Inglese e qualche riferimento può essere che sia passato di moda. Magari qualche gioco di parole o qualche pezzo di critica sociale è un po' obsoleto.
Ma sono solo dettagli.
La storia non ve la racconto perché è più bello così.
E se non l'avete ancora letto, fatelo perché merita davvero.
Image by sofieskein
martedì 17 luglio 2012
3 motivi per cui non guarderò la seconda stagione di American Horror Story
Lo ammetto. Dopo la chiusura di Buffy ed Angel ho faticato a trovare telefilm che mi appassionassero.
C'è da dire che la televisione generalista italiana non è che aiuti la visione dei poveri telespettatori.
Cambi di rete... cambi di orari... cancellazioni... (qualcuno ha per caso detto House?)
Nemmeno il mercato dei dvd ormai è più di aiuto. L'hanno saturato ed ora serie che comprerei volentieri non le editano nemmeno ad invocare il demonio del commercio (si, sto proprio parlando di Supernatural, e di Fringe).
Comunque sia... di serie sovrannaturali/horror/fantastico non ne hanno mai fatte molte, ed io mi devo rassegnare ai miei gusti particolari.
Ma proprio per via di questi gusti quando mi hanno parlato di American Horror Story mi si è riaccesa una scintilla di speranza.
Un nuova serie tv horror! Mitico!
Così l'ho vista.
Tutta.
Mi ci è voluto un po' di tempo ma ce lo fatta... ed è stata una delusione totale.
Mettiamo le cose in chiaro. Fare una serie tv horror che non sia episodica è, secondo me, maledettamente difficile. Tutto per una questione di tempi in verità. A parer mio l'horror è un genere che da il suo meglio sulla breve distanza. Ideare una trama che si dipani per dodici episodi e che faccia paura è molto, molto, molto dura. Su questo aspetto non nutrivo molte speranze ed infatti non mi sono sentito smentito.
Ma, andiamo con ordine. Vi spiego cosa non mi è piaciuto. Occhio che ci sono spoiler sparsi qua e la.
- La trama.
Che dire della trama senza fare spoiler. Proviamo così: La famiglia Harmon si trasferisce per ritrovare la perduta unità. Dopo diversi momenti terribili ed a un caro prezzo, che poi alla fine non sembra così caro, la ritroverà.
Occorre precisare che la casa in cui vanno ad abitare è infestata. Ma la vera particolarità è che chiunque muoia entro i confini della proprietà è destinato ad abitare li per l'eternità. Un inferno se non andate d'accordo con i coinquilini!
Ma la cosa che non mi è proprio andata giù è che nessuno nella serie si domanda, perché la casa a questa caratteristica o almeno se lo hanno fatto io non me ne sono accorto. Badate bene, non mi interessa sapere il perché. Ma se ci fossero state almeno un paio di ipotesi su cui fantasticare sarebbe stato più intrigante. Io spero che almeno i creatori lo abbiano già deciso, altrimenti il rischio è simile a quello di Lost.
- I fantasmi.
Ok. Dicevamo che chi muore nella casa rimane nella casa, sotto forma di fantasma. Ma dimenticatevi quelle inoffensive figure intangibili e poco visibili che strascicano catene e gemono in soffitte polverose. Questi fantasmi:
- Possono apparire e scomparire a piacere.
- Sono dotati di una normale fisicità che gli permette di toccare, afferrare e fare sesso.
- Possono allontanarsi dalla casa.
- Non possono allontanarsi dalla casa (si non sto scherzando, alcuni ci riescono altri no).
- Rimangono tutti come al momento della loro morte... eccetto la cameriera.
Insomma non sono proprio i fantasmi a cui siamo abituati. Ma quello poco male, la figura del fantasma si evolve e magari può uscirne qualcosa di buono. Però se fai delle eccezioni alle regole che tu stesso hai dettato vedi almeno di spiegarne il motivo.
- I personaggi.
In generale intendo, sia fantasmi che umani. Sarà che è la prima stagione, sarà che sono molti e tutti discretamente rilevanti nell'economia della sere ma la caratterizzazione non è eccezionale. Ognuno ha le proprie motivazioni, che in genere sono belle chiare. Tranne quelle di Tate.
Ecco, io cosa spinge Tate ad a fare quello che fa non l'ho mica capito. O meglio. Va bene, è "solo" arrabbiato ed in cerca d'affetto come quando lo hanno ucciso. Ma allora perché devi infilarti una tuta di lattice e ingravidare la madre della ragazza di cui ti sei innamorato? Ancora non me lo spiego.
In definitiva...
Secondo me la prova non è stata superata. Vedremo cosa diranno gli ammmmmerigani riguardo alla seconda stagione.
Secondo me la prova non è stata superata. Vedremo cosa diranno gli ammmmmerigani riguardo alla seconda stagione.
Io nel frattempo continuo a sbavare su Fringe.
Image by Loren Javier
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